Istituto Statale di Istruzione Superiore "Primo Levi" - Via Biagi 4, Montebelluna (TV)

lunedì 16 dicembre 2013

Chiusura

Lo spazio espositivo ha chiuso. Grazie a chi ha partecipato e lo ha visitato.

venerdì 8 marzo 2013

Campanili e territorio


Campanili e territorio
La funzione educativa del patrimonio culturale e del territorio:
risorse per promuovere conoscenze, abilità e comportamenti generatori di fruizione consapevole e cittadinanza attiva.
Il progetto che si è concretizzato in questa esposizione parte da due considerazioni:

  • la crisi delleducazione oggi è percepita soprattutto come caduta di senso delleducare, che determina, da parti di molti, la rinuncia a un impegno convinto;
  • un approccio superficiale ai valori artistici, storici e spirituali del territorio determina uno “spaesamento”, soprattutto nei giovani.

Contro tali mali si intende qui proporre unesperienza concreta e convinta di educazione al patrimonio, intesa quale

attività formativa formale e informale, che mentre educa alla conoscenza e al rispetto dei beni con ladozione di comportamenti responsabili, fa del patrimonio oggetto concreto di ricerca e interpretazione, adottando la prospettiva della formazione ricorrente e permanente alla cittadinanza attiva e democratica di tutte le persone. 1

Perché il territorio
Si propone che il dibattito sulla ristrutturazione dei contenuti da insegnare possa fare perno sullattenzione al nostro territorio, considerando la finalità della scuola di educare allappartenenza, allidentità e alle radici storiche, con la prospettiva aperta ad un futuro mondializzato.

Perché i campanili
Laddove i luoghi diventano equivalenti e lassenza di un orizzonte di senso determina esperienze frammentarie, si assiste ad un venire meno di quellidentità indispensabile per permettere e favorire un vero dialogo interculturale.
Il presente itinerario progettuale, intendendo recuperare luoghi di valore capaci di orientare i giovani ad una ricerca attiva sul proprio territorio, ha individuato nei campanili loggetto privilegiato dellesperienza didattica. Il campanile è infatti il primo significativo monumento che accoglie già da lontano chi si avvicina ad un paese del nostro Veneto, annunciando che quel luogo è ricco di arte, storia e religione.

Cenni storici e significato del campanile
Nella tradizione cristiana il campanile deve il suo nome al fatto di accogliere alla sommità le campane. La sua origine è molto antica; dopo leditto di Costantino (del quale ricorre proprio questanno il XVII centenario) che nellanno 313 d.C. liberalizzò il culto cristiano nellImpero romano, per convocare i fedeli si utilizzarono diversi sistemi, comelasse sacra” – unasse che veniva percossa. Il sistema più diffuso già intorno al X secolo nella respublica christiana, ormai comprendente tutta lEuropa, fu costituito dalle campane di bronzo issate sopra delle torri.

Il campanile è vero axis mundi, unendo la terra e il cielo nella sua svettante armoniosità; riunisce in lo spazio e il tempo: incardina lo spazio e scandisce il tempo della chiesa.

Come un tempo orientavano i pellegrini oggi, epoca di nomadismi, i campanili rappresentano ancora punti di riferimento certi nello spazio; il cristiano, che nomade non è, ma pellegrino verso la Mèta indicata proprio dai segni, riconosce nel campanile - e nella chiesa che è accanto - i simboli di una realtà che non è solo terrena.

In una società distratta il suono delle campane ricorda, non solo ai cristiani, che esiste una realtà più importante alla quale rivolgere il cuore. Un concerto di campane ci propone oggi, epoca di individualismi, una riflessione morale particolarmente attuale e urgente: in una campana di Lallio, in provincia di Bergamo, si può leggere la seguente iscrizione:

Quomodo si libeat quoque sit in discordia concors quisquis es ex nostro quaerere disce sono”

[impara dal nostro suono a cercare la concordia tra opinioni diverse]


Valori architettonici
Attraverso questa mappatura si possono osservare le varie caratteristiche dei campanili presenti sul territorio preso in considerazione: differiscono nel fusto, nella sommità, negli elementi decorativi, nella collocazione rispetto alledificio principale della chiesa e rispetto alla topografia del luogo.

Valori paesaggistici
Questo studio intende evidenziare soprattutto il valore paesaggistico della presenza dei campanili nel territorio; considerata la verticalità delle forme visibili anche da grandi distanze, il campanile entra in relazione con la campagna trevigiana e con i rilievi che le fanno da corona. Considerata la numerosità dei campanili, essi costituiscono inoltre una fitta rete che tiene insieme e struttura il territorio, rendendo visibili, nei nodi della rete, luoghi di grande spessore artistico, storico e religioso.



Valori simbolici ed evocativi
Sulla sommità delle cuspidi di tutti i campanili della nostra diocesi sono presenti le croci cosmiche3Dche raccolgono simbolicamente quanto i campanili e il territorio ci significano: quali sono le due dimensioni umane.
Le braccia orizzontali della croce, orientate a indicare i punti cardinali, ci segnalano che lorizzonte è magnifico, ci invitano ad allargare lo sguardo per abbracciare il mondo che luomo custodisce e modifica con il proprio lavoro (homo faber). Lasse verticale ci segnala che la vita è sorprendente e invita luomo a non incurvarsi su se stesso e a non appiattirsi sulla diemensione orizzontale (homo religiosus).


Valore affettivo
Enecessaria una relazionedi sensotra le testimonianze del patrimonio e i destinatari delle azioni educative; tale relazione si realizza se gli studenti, nelle loro multiple identità e appartenenze diventano recettori attivi del patrimonio, vengono riconosciuticomunità interpretative.

Considerazioni finali
In una società sempre più multietnica e culturalmente polifonica il patrimonio, portatore di segni plurimi e complessi, caratterizzato da processi di contaminazione e da continue integrazioni, è eccellente strumento per il riconoscimento e la comprensione critica dellidentità come della diversità culturale, del mondo proprio e altrui, sollecitando il dialogo costruttivo e il confronto tra individui e comunità interpreti di istanze differenti.



Il responsabile del progetto
arch. Alessandro Zorzi








Nota: tutto il materiale presente in questa mostra è originale, raccolto in attività di rilevamento fotografico dagli studenti delle classi Quinta C e Quinta D; le schede sono state elaborate sulla base di ricerche documentarie; lelaborazione grafica del campanile della parrocchiale di San Bartolomeo di Merlengo è stata curata dagli studenti della classe Quarta G. Tutto il materiale, raccolto ed elaborato in un video, partecipa al concorsoTutela, valorizzazione e promozione del patrimonio linguistico e culturale del Venetobandito dallAssessorato Regionale allIdentita Veneta, dallUNPLI (Unione Nazionale Pro Loco dItalia) - Comitato del Venetoe dallUfficio Regionale Scolastico per il Veneto.
1 A. Bortolotti, M.Calidoni, S.Mascheroni, I. Mattozzi, Per leducazione al patrimonio culturale. 22 tesi, FrancoAngeli, Milano 2008